Bassissima tensione

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Motivo: Errori sintattici accompagnati da terminologia tecnica completamente indefinita. Si usano abbondantemente termini quali corpi, mezzi di servizio, trasformatore di separazione, (forse trasformatore di isolamento?) senza specificare di che cosa si tratta e chiaramente senza fonti, probabilmente causati da approssimativa traduzione da altra lingua (forse il tedesco). Intere frasi risultano interpretabili con molta difficoltà pur conoscendo l'argomento ma devono essere completamente riformulate: "non fa scattare la sicurezza", "collegamento conduttivo con reti con tensioni di dimensionamento maggiore", "correnti di contatto" probabilmente intendendo tensioni di contatto, ecc. Necessita di profonda revisione con riferimenti normativi puntuali.

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La dicitura "bassissima tensione" (indicata con la sigla ELV, dall'inglese Extra-Low Voltage) o campo di tensione I (tensione ridotta) è utilizzata per segnalare un circuito o un conduttore percorso da una corrente elettrica con un potenziale abbastanza basso da non poter generalmente arrecare danni a cose o a persone, nemmeno in caso di guasto. Nella normativa IEC^[1] vengono definiti come "a bassissima tensione" tutti quei circuiti elettrici operanti con tensione di alimentazione (tra la fase e la terra) inferiore a 50 V in regime alternato (anche Vca, VAC o Vrms - da root mean square, radice della media dei quadrati), o inferiore a 120 V in regime continuo.^[2][3][4]